La forza della natura

Project Description

"LA FORZA DELLA NATURA"

Alfiya GAULIULLINA
Eugenia GIUSTI
Loredana ORLANDINI
Marco PAPAGNI
Annalisa SAVI

Tutto è in tutto e tutto si muove e trasforma, in un perenne scambio simbiotico. Dalla terra, dal minerale alla pianta, alla foglia, al fiore, all’acqua, al fuoco, di nuovo alla terra e al respiro d’anima che dà l’artista, restituendo col colore o coll’impasto di creta, la vibrazione profonda, l’energia, la forza inestinguibile della natura. E della vita.

LOREDANA ORLANDINI Wulfenite gialla olio e materia 60 x 80 cm 2023 10Non mi era mai capitato di vedere nature morte di pietre. Di qualsiasi altra cosa o elemento naturale è abbastanza normale, quasi scontato. Ma non di pietre. Eppure esse rappresentano l’energia più intima e ancestrale della terra, i loro colori e riflessi irradiano misteriose frequenze che interagiscono con la mente e il corpo. Loredana Orlandini porta in mostra queste gemme incantate, introducendoci nel cuore della natura, all’origine della sua forza inesauribile.

Eugenia Giusti Albero della vita acrilico su tavola di legno grezzo 100 x 100 cm 2010 Ecco poi Eugenia Giusti con il suo “Albero della vita” realizzato su legno grezzo, i cui anelli sembrano disegnare in una sorta di anamorfosi involontaria, l’immagine di un teschio. Quella che appare come una rappresentazione normale, rasserenante, cela l’inquietante traccia del destino, del memento mori e del cerchio eterno dell’esistenza, il legame indissolubile tra uomo e cosmo. Ugualmente i suoi boschi in fiamme riconducono alla follia dell’essere umano e alla distruzione della bellezza del creato di cui siamo spesso testimoni impotenti. La Giusti ha spesso affrontato con la sua sensibilità artistica queste tematiche, inserendo nelle opere pezzi di materiale e producendo un’efficace materica tridimensionalità. 

Annalisa Savi Trame dinfinito olio su tela 80x100 cm 2023Annalisa Savi ci riporta invece in una dimensione più serena, nella pacificante atmosfera primaverile delle fioriture, nell’esuberanza dei prati di papaveri o nel tripudio rosaceo della magnolia. Oppure panorami marini, visioni distensive e romantiche interpretate con grazia e stupita meraviglia. Anche le sue ceramiche raku sono ispirate al mondo naturale e al mito, con suggestioni simboliche: elefanti, iridescenti conchiglie, la testa di Medusa. 

10 Alfiya GaliullinaAlfiya Galiullina si sofferma sul dettaglio di una foglia sul bordo di un ruscello per dire dell’”alfa e omega”, dell’acqua elemento vitale e originario che sta per condurre via la foglia rossa e caduta, indicando quella ciclicità di cui siamo tutti parte e che la natura esalta con le tinte: chiara, trasparente la nascita, rosso come anche il tramonto il preludio della fine. La sua presa diretta dell’emozione davanti alla natura è interpretata con ancor maggior efficacia attraverso la tecnica dell’acquerello, dove riesce a dare più ampio respiro alla contemplazione, facendo affiorare dalla carta l’istante irripetibile, lo sguardo incantato sul mondo. 

Marco Papagni Le Driadi terracotta patinata 2021Infine, ultimo ma non ultimo, l’unico uomo e puramente scultore in questa rassegna altrimenti declinata al femminile. Marco Papagni torna ad illustrare con la creta le figure dei dannati dell’inferno dantesco e predilige le forme metamorfiche, le creature metà uomo metà pianta come il suicida Pier della Vigna, oppure le classiche mitiche Driadi. La sua abilità è nell’impasto denso di materia e spirito che riesce a dare alle sue creazioni, nel drammatico incresparsi e spezzarsi di un volto, nel contorcersi delle membra. Ci fa sentire il grido altissimo di anime prigioniere nella forma. Tutti questi 5 artisti ci dicono come l’umanità sia fragile parte dell’universo. Tutto è in tutto e tutto si muove e trasforma, in un perenne scambio simbiotico. Dalla terra, dal minerale alla pianta, alla foglia, al fiore, all’acqua, al fuoco, di nuovo alla terra e al respiro d’anima che dà l’artista, restituendo col colore o coll’impasto di creta, la vibrazione profonda, l’energia, la forza inestinguibile della natura. E della vita..    Manuela Bartolotti