INFINITI

Project Description

INFINITI
mostra collettiva di: Marino Iotti, Mary Quarantelli, Orsola Rignani, Stefano Sorrentino, Umberto Tanzi

 

Quando le porte della percezione si apriranno, tutte le cose appariranno come realmente sono: infinite.
William Blake

Sulla tela ci sono la materia, il colore, segni a volte aggrovigliati, a volte solo graffiti, in evoluzioni iperboliche, oppure tracce gocciolanti, forme imprecise di visioni, affioramenti di parole, frasi che vanno ripetendosi e perdendosi in prospettive senza meta. Da questi cinque artisti non avremo mai la formula della verità, ma certo la breccia nel mistero, il filo d’Arianna dell’arte nel labirinto dell’esistenza, dove continuamente ci si perde e ci trova. In diversi infiniti.

 Manuela Bartolotti

 

MARINO IOTTI è nato a Reggio Emilia nel 1954. Ancora giovanissimo ha iniziato un percorso pittorico che ha coinvolto critici come Achille Bonito OlivaClaudio CerritelliFrancesca BaboniGiuseppe BertiMarinella PaderniMassimo Mussini e Sandro Parmiggiani. Suoi maestri sono stati il Prof. Giulio Soriani e lo scultore Ugo Sterpini. Nel 1978 ha cominciato a esporre a Scandiano (RE) con “Studio aperto”, studio/galleria inteso come punto d’incontro e confronto tra gli artisti. Anche se sempre più affascinato dalla pittura aniconica, Iotti si è prima dedicato allo studio della pittura italiana del Novecento, fin ad arrivare, con artisti come Graham Sutherland e Giacometti, al graduale passaggio ad un linguaggio dapprima simbolico quindi astratto/informale. Nell’ultimo decennio ha collaborato con la Saletta Galaverni di Reggio Emilia e con la Galleria Nickel di Seebruck in Germania, dove ha esposto nel 2002 e nel 2004.Altre mostre significative si sono tenute nella Rocca di Scandiano (2002), nella Chiesa della Madonna a Castel Sotto (2005) nello Spazio Tadini di Milano (2007)  a Prato allo Stelvio (2008, nei Chiostri di San Domenico Reggio Emilia (2011), alla Galleria Meridiana di Pietrasanta e alla Galleria Marelia di Bergamo, quindi nel 2012, “90 artisti per la bandiera” ai Chiostri di San Domenico Reggio Emilia, al Palazzo Ducale di Modena e al Complesso del Vittoriano a Roma nel 2013, nel 2014 alla Triennale di Roma, Galleria 13, Reggio Emilia, nel 2019 alla Chaos Art Gallery di Parma e recentemente (luglio 2022) alla Galleria Grasso di Chiavari (Ge). 

MARY QUARANTELLI è nata a Fidenza (Pr) il 23 gennaio 1954 e ancora a Fidenza vive e lavora. Ha cominciato a dipingere nel 1981 da autodidatta osservando gli artisti contemporanei e dopo aver conosciuto il concittadino Rino Sgavetta di cui ha frequentato assiduamente lo studio. Con lui ha intrapreso un primo approccio alla pittura “impressionista”, iniziando a lavorare con olio e spatola su tela, tavola e altri supporti. Negli anni ’90 si è svincolata dal figurativo, lasciandosi sedurre dalle ricerche di correnti pittoriche d’avanguardia e sperimentando sempre nuove tecniche, materiali, in continua evoluzione esteriore e interiore. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, in Italia (a Roma è stata insignita del Premio Leonardo) e all’estero (Londra, Nizza), l’ultima delle quali a Bruxelles nel 2016. Ha esposto nel 2018 e nel 2020 alla Chaos Art Gallery di Parma, in occasione di collettive. Hanno scritto di lei Francesco Ruinetti, Danilo Bianchi, Manuela Bartolotti ed è stata pubblicata recentemente nel Catalogo dell’Arte Moderna (Gli artisti italiani dal primo Novecento a oggi) edito da Giorgio Mondadori, 2017, n. 53.

ORSOLA RIGNANI è nata a Parma nel 1971 e insegna Storia della Filosofia all’Università di Firenze. Ha esposto in una ventina di mostre, tra collettive e personali, in Italia e all’estero e le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. La sua pittura è ricerca, implicata con la scrittura filosofica e va interrogando l’uomo e il corpo, riscoprendoli in una dimensione di dinamismo, di possibilità, di metamorfismo, di mimetismo, d’ibridazione, di relazionalità con le alterità non-umane. Nel mélange materico dei colori primari, dilavati dall’acqua che ne scava, ridisegnandolo stocasticamente, il grumo, nello spatolato iridescente che elude, irriducibile, i contorni, s’impastano, si aggregano, si disgregano, fluttuano le idee di uomo e corpo. Hanno scritto di lei, tra gli altri: Malì, Serena Carlino, Laura Olivieri, Davide Tauro, Manuela Bartolotti. Ha recentemente pubblicato il suo ultimo libro, intitolato “Umani di nuovo”, illustrato da alcune sue opere e ispirato al postumanesimo teorizzato da Michel Serres.

STEFANO SORRENTINO e' nato a Milano nel 1956. Dopo l'infanzia vissuta fra la Liguria (a Genova e Chiavari) e il Venezuela, si è trasferito a Bologna nel 1975 per frequentare il DAMS (Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo). Risale a quegli anni l'inizio della sua attività pittorica, dopo alcune esperienze nel campo musicale.Il suo percorso artistico si è evoluto a partire da una ispirazione figurativa di stampo surrealistico, per giungere, successivamente, ad una produzione di tipo astratto-concettuale, basata principalmente sull'esplorazione del linguaggio scritto, della grafia e delle parole. Ha partecipato a più di 50 mostre personali e collettive in spazi istituzionali e privati di diverse città italiane. Alcune sue opere sono esposte in modo permanente presso gli spazi delle Case della Salute dell'AUSL del territorio di Parma e Provincia, nell'ambito del progetto “L’arte nelle Case della Salute”. Vive ed opera a Parma, dove risiede dal 1978.

UMBERTO TANZI è nato a Parma nel 1959 e qui vive e porta avanti la sua attività artistica. Influenzato dall’arte del Maestro e insegnante di disegno Goliardo Padova, ha iniziato ad esporre nel 1997 a Parma e a Reggio Emilia. Nel 2005 ha fondato col pittore Davide Ascari l’atelier Daum. Nel 2006 ha esposto alla Galleria Metamorfosi di Reggio Emilia e a Bedonia. Nel 2007, ancora a Reggio in viale Umberto, insieme a Davide Ascari, Bei Artista e Matteo Tanzi ha fondato la galleria Lab Art. Nel gennaio 2013 ha ripreso a lavorare da solo concentrandosi in particolare su piccole opere su carta. Nel 2018, terminato l’allestimento di un laboratorio più ampio, ha cominciato a confrontarsi con dimensioni maggiori. Questi lavori sono stati proposti in due collettive alla Chaos art Gallery di Parma nel 2020. Dall’aprile 2022 ha iniziato a sperimentare nuove superfici, nuove tecniche e ad elaborare personalmente i colori, partendo dai pigmenti. Sue opere sono esposte permanentemente da Lino’s Coffee in via Nazario Sauro a Parma.