En plein air

Project Description

E’ un’immersione nella luce la pittura di Carlo Mezzi. E nella natura, la più ridente, serena, solare.

Per questo fa star bene, è terapeutica, riconcilia con l’universo, fa dimenticare le quotidiane sofferenze e preoccupazioni. I suoi quadri rappresentano spesso prati fioriti, giardini lussureggianti, marine spumeggianti con talora una fanciulla in vesti romantiche e vaporose,  fuggita da un ricordo di Sorolla o da un sogno di Monet. Questi sono infatti i suoi più o meno inconsci riferimenti: l’elegia della luce dello spagnolo e la pennellata impressionista del francese. Si capisce che Mezzi trova la gioia nel dipingere e la trasmette, così come l’amore per la contemplazione della natura, per la bellezza e per la grazia. Insomma l’amore per la vita in tutta la sua esuberanza di colori e riflessi.

Troviamo di frequente una radura, un “hortus conclusus”, un giardino segreto dove il tempo pare essersi fermato, dove si mettono in pausa pensieri molesti, ansie e paure abbandonandosi ad una brezza fiorita che avvolge silenziosamente. Si rievocano memorie di un tempo forse solo sognato, fatto di poesia e di pace, senz’altre ombre se non quelle fresche delle fronde, dell’erba e senza mai l’agguato d’alcuna inquietudine.

Così, avvinti da quest’inesauribile germinazione di luce e di “joie de vivre”, dalla mostra di Mezzi si esce felici e nuovamente innamorati del mondo. Come direbbe Ungaretti “illuminati d’immenso”.

Manuela Bartolotti   

 

 

E’ la bellezza un raggio/di chiarissima luce/che non si può ridir quanto riluce/né pur quel ch’ella sia.
Chi dipinger desìa/il bel con sue parole e i suoi colori/se può dipinga il sol.
                                                                                                                                (Torquato Tasso)