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Pulsione di vita
PULSIONE DI VITA
di Enrico Benassi
Attraversare la porta della Chaos Art Gallery in occasione dell'esposizione su Enrico Benassi significa essere invasi da un mondo visivo e immaginifico d'immediata palpitazione, in un vibrante vortice di puntini, colori, contrasti e belve.
Un turbinio che viene classificato come naïf ma che esula da qualsiasi riferimento o confine, geografico come mentale.
Nato a Mezzani, in quella terra di nebbia e genio dove forse il lineare orizzonte padano fa da culla alle più estrose fughe creative, Benassi da autodidatta inizia a dipingere con l'amata tempera vere poesie fiabesche. Sin dal principio i luoghi conosciuti, gli edifici riconoscibili della città, il fiume, i volti familiari si trasformano e dialogano con forme dal sapore egizio, orientale, preistorico dando luce ad uno stile originalissimo ed onnivoro, che ingloba al suo interno culture locali come lontane. L'artista si ispira a modelli iconografici alti come la Camera di San Paolo, ma anche alle pitture rupestri o alle immagini di giornali sportivi: ogni riferimento figurativo è parimenti valido, tutto concorre a comporre quell'universo di visioni che ora ammiriamo; sono ideali arazzi tanto caotici ed incantati quanto ordinati, orditi su una fine trama di geometrie ed equilibrio. Non c'è prospettiva, non c'è chiaroscuro, non c'è vuoto o attesa: lo spazio del supporto è totalmente riempito da colori mai stesi e linee di contorno spesse, le stesse che saranno teatro di quei puntini decorativi vera e propria cifra stilistica di riconoscibilità. Questi piccoli tocchi di bianco muovono ancora più l'immagine e invadono la nuova produzione come i pannelli precedentemente conclusi, in un tempo creativo continuo che non ammette linea cronologica. Ciò che risulta è ritmo, vibrante e caloroso, sensoriale ed emotivo; una musica quasi tribale che ci riporta incredibilmente alla nostra dimensione più primordiale, irta di fantasia, legami sanguigni e paure universali.
Proprio questo carattere internazionale ha preciso riscontro nelle rassegne e mostre che hanno visto presenti le sue opere: dalla prima personale del 1970 al Caffè Zavattini si susseguono numerosissime, sempre più all'estero che in Italia. Critici, galleristi, collezionisti dalla Svizzera alla Croazia, dalla Germania ai paesi nordici ammirano questa pulsione vitale che di certo meriterebbe un luogo permanente d'esposizione.
Giulia Muratori
Pulsione di vita
24 febbraio - 13 marzo 2024
Chaos Art Gallery
Vicolo Al Leon d’oro 8. Parma
Inaugurazione
Sabato 24 febbraio, ore 17,30
Presentazione a cura di Giulia Muratori
Attraversare la porta della Chaos Art Gallery in occasione dell'esposizione su Enrico Benassi significa essere invasi da un mondo visivo e immaginifico d'immediata palpitazione, in un vibrante vortice di puntini, colori, contrasti e belve.
Un turbinio che viene classificato come naïf ma che esula da qualsiasi riferimento o confine, geografico come mentale.
Nato a Mezzani, in quella terra di nebbia e genio dove forse il lineare orizzonte padano fa da culla alle più estrose fughe creative, Benassi da autodidatta inizia a dipingere con l'amata tempera vere poesie fiabesche. Sin dal principio i luoghi conosciuti, gli edifici riconoscibili della città, il fiume, i volti familiari si trasformano e dialogano con forme dal sapore egizio, orientale, preistorico dando luce ad uno stile originalissimo ed onnivoro, che ingloba al suo interno culture locali come lontane. L'artista si ispira a modelli iconografici alti come la Camera di San Paolo, ma anche alle pitture rupestri o alle immagini di giornali sportivi: ogni riferimento figurativo è parimenti valido, tutto concorre a comporre quell'universo di visioni che ora ammiriamo; sono ideali arazzi tanto caotici ed incantati quanto ordinati, orditi su una fine trama di geometrie ed equilibrio. Non c'è prospettiva, non c'è chiaroscuro, non c'è vuoto o attesa: lo spazio del supporto è totalmente riempito da colori mai stesi e linee di contorno spesse, le stesse che saranno teatro di quei puntini decorativi vera e propria cifra stilistica di riconoscibilità. Questi piccoli tocchi di bianco muovono ancora più l'immagine e invadono la nuova produzione come i pannelli precedentemente conclusi, in un tempo creativo continuo che non ammette linea cronologica. Ciò che risulta è ritmo, vibrante e caloroso, sensoriale ed emotivo; una musica quasi tribale che ci riporta incredibilmente alla nostra dimensione più primordiale, irta di fantasia, legami sanguigni e paure universali.
Proprio questo carattere internazionale ha preciso riscontro nelle rassegne e mostre che hanno visto presenti le sue opere: dalla prima personale del 1970 al Caffè Zavattini si susseguono numerosissime, sempre più all'estero che in Italia. Critici, galleristi, collezionisti dalla Svizzera alla Croazia, dalla Germania ai paesi nordici ammirano questa pulsione vitale che di certo meriterebbe un luogo permanente d'esposizione.
Giulia Muratori
Orari: da martedì a sabato 10:00-12:30 / 16:00-19:00, domenica 16:00-19:00.
Per info e appuntamenti: 0521.1473924
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.chaosartgallery.it
o visitare le nostre pagine FACEBOOK e INSTAGRAM
FONDAZIONE UCCIA FIENI ONLUS
Sede Legale presso Casa Cura Città di Parma
Piazzale Athos Maestri 5 - 43123 Parma
tel. +39 366 300 1181
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
5xmille C.F. 92179610347
Donazioni IBAN IT40F0623012708000058176095
Essenze d’astratto
ESSENZE D'ASTRATTO
Con Paolo Bottioni entriamo in un mondo in cui il colore e la struttura dominano lo spazio pittorico: se l'obiettivo è mandare ad espressione una immagine o un ricordo che hanno emozionato l'artista, la chiave di lettura è invece l'equilibrio dato dalle tanto amate scale cromatiche o costruttive che traducono lo spunto emotivo in quadri che sono aperti, sia dal punto di vista dimensionale che da quello personale. Chiunque osservi questi quadri, così ricchi di contrasti euritmici, può cogliere un proprio ricordo o leggere una propria sensazione rendendo esperienziale il processo artistico.
Per Mary Quarantelli la pittura è necessità, urgenza d'esprimere la propria profonda emotività. Non c'è ripensamento: c'è azione. L'artista ha la forza di imprimere il colore in modi gestuali diversi facendo nascere composizioni variegate ma tutte ugualmente votate alla ricerca di un proprio stile che vira verso il bianco ed il nero, assenza e concentrazione massima di tutti i colori.
Le sensazioni si amplificano mentre i segni diventano minimali e sintomatici di una profonda analisi mirata all'essenziale. Allo stesso tempo, non manca mai la profondità: guardando le sue opere la nostra immaginazione si allarga verso ciò che non si vede, l'oltre, che è l'elemento che più le interessa.
Per Orsola Rignani l'espressione pittorica è un campo di sperimentazione aperto e inter-implicato con la sua ricerca filosofica neomaterialista e postumanista. È una concezione di arte totalmente diversa rispetto ai canoni tradizionali: l'artista non è più solo artefice ma anche catalizzatore, entra enattivamente nell'agentività diffusa e il risultato sono opere ibride in cui l'azione dell'uomo apre e momentaneamente 'chiude' (fissandone un frammento su tela) un processo di interazione di forze dove acqua e pigmenti naturali entrano in relazione e interagiscono con una propria agentività.
Con Gianluca Ugoletti l'espressionismo astratto diventa matrice di grandiose visioni cosmiche: è l'epifania del colore lucente, dirompente che crea un universo caotico e al tempo stesso composto fatto di gocce, stesure liquide e addensamenti. Per Ugoletti l'artista è da un lato il maestro dell'immagine ed il suo potere è fantastico, quasi magico, carattere che ritroviamo nelle tele; dall'altro come uno scienziato l'artista sperimenta e cerca costantemente un'inedita forma artistica del presente che si distacchi da quelle passate con feconda creatività e nuovo senso religioso.
essenze d'astratto
FONDAZIONE UCCIA FIENI e CHAOS ART GALLERY
sono liete di Invitare la S.V. all’inaugurazione della mostra collettiva
Paolo Bottioni - Mary Quarantelli
Orsola Rignani - Gianluca Ugoletti
Essenze d’astratto--
03 – 21 febbraio 2024
Chaos Art Gallery
Vicolo Al Leon d’oro 8. Parma
Inaugurazione
Sabato 03 febbraio, ore 17,30
Presentazione a cura di Giulia Muratori
Con Paolo Bottioni entriamo in un mondo in cui il colore e la struttura dominano lo spazio pittorico: se l'obiettivo è mandare ad espressione una immagine o un ricordo che hanno emozionato l'artista, la chiave di lettura è invece l'equilibrio dato dalle tanto amate scale cromatiche o costruttive che traducono lo spunto emotivo in quadri che sono aperti, sia dal punto di vista dimensionale che da quello personale. Chiunque osservi questi quadri, così ricchi di contrasti euritmici, può cogliere un proprio ricordo o leggere una propria sensazione rendendo esperienziale il processo artistico.
Per Mary Quarantelli la pittura è necessità, urgenza d'esprimere la propria profonda emotività. Non c'è ripensamento: c'è azione. L'artista ha la forza di imprimere il colore in modi gestuali diversi facendo nascere composizioni variegate ma tutte ugualmente votate alla ricerca di un proprio stile che vira verso il bianco ed il nero, assenza e concentrazione massima di tutti i colori.
Le sensazioni si amplificano mentre i segni diventano minimali e sintomatici di una profonda analisi mirata all'essenziale. Allo stesso tempo, non manca mai la profondità: guardando le sue opere la nostra immaginazione si allarga verso ciò che non si vede, l'oltre, che è l'elemento che più le interessa.
Per Orsola Rignani l'espressione pittorica è un campo di sperimentazione aperto e inter-implicato con la sua ricerca filosofica neomaterialista e postumanista. È una concezione di arte totalmente diversa rispetto ai canoni tradizionali: l'artista non è più solo artefice ma anche catalizzatore, entra enattivamente nell'agentività diffusa e il risultato sono opere ibride in cui l'azione dell'uomo apre e momentaneamente 'chiude' (fissandone un frammento su tela) un processo di interazione di forze dove acqua e pigmenti naturali entrano in relazione e interagiscono con una propria agentività.
Con Gianluca Ugoletti l'espressionismo astratto diventa matrice di grandiose visioni cosmiche: è l'epifania del colore lucente, dirompente che crea un universo caotico e al tempo stesso composto fatto di gocce, stesure liquide e addensamenti. Per Ugoletti l'artista è da un lato il maestro dell'immagine ed il suo potere è fantastico, quasi magico, carattere che ritroviamo nelle tele; dall'altro come uno scienziato l'artista sperimenta e cerca costantemente un'inedita forma artistica del presente che si distacchi da quelle passate con feconda creatività e nuovo senso religioso.
Opening
Sabato 3 febbraio, ore 17,30
Orari: da martedì a sabato 10:00-12:30 / 16:00-19:00, domenica 16:00-19:00.
Per info e appuntamenti: 0521.1473924
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Sede Legale presso Casa Cura Città di Parma
Piazzale Athos Maestri 5 - 43123 Parma
tel. +39 366 300 1181
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CARLO AMATI
Territorio
TERRITORIO
di Carlo Amati
Carlo Amati, già̀ tra i 100 di Marcheselli, è un artista affermato, non nuovo al pubblico grazie ad una vita passata tra linee e geometrie architettoniche sia nel proprio studio di progettazione che su tela. In occasione della mostra alla Chaos Art Gallery ci presenta però un percorso quasi antologico che ci vede al suo fianco, dai primi dipinti ai più̀ recenti, come se passeggiassimo assieme a lui lungo un argine, ascoltando i suoi ricordi farsi vividi tra una pozzanghera, un riflesso d’acqua ed un accenno di vento che sibila tra le betulle. Eccolo, il territorio, che si svela tela dopo tela: inizialmente è il luogo d’appartenenza, degli attimi vissuti che si cristallizzano come frammenti sospesi. Dall’umidità del fiume alle case di campagna, le semplici visioni di bambino, i tronchi che cadono sono la partenza di un viaggio che ci porta in seconda istanza sulla strada: grazie all’occhio attento, alla profondità̀ d’animo e alla grazia della mano pittorica di Amati ci fermiamo ad osservare sia gli ampi muri delle dimore sia i piccoli particolari come le Madonne d’angolo o le geometrie delle vetrate nelle stalle. Rimaniamo colpiti dall’apparente semplicità̀ d’esecuzione, dal rigore dell’impianto figurativo che esalta splendide armonie tra terreno, caseggiati e cielo, così evidenti eppure per noi impossibili da notare senza la guida dell’artista. Un elemento compare sovente: portoni e usci sono il limite tra ciò̀ che si conosce e ciò̀ che rimane celato, soglia tra mondo esteriore ed interiore, pubblico ed intimo. Indagati prima a distanza, poi sempre più̀ vicini, rappresentano un filo rosso nell’opera dell’artista, perciò̀ un’importante chiave di lettura: simbolo del passaggio per antonomasia, diventano qui emblematica apertura nella memoria. Si veda quella porta della cameretta d’un tempo: il legno è ruvido, possente, e l’attenzione si focalizza su due fotografie d’epoca, inserite come collage. La prima presenta uomini in uniforme (alla sinistra, il padre dell’artista); l’altra, donne in fila ai lati di una scalinata (ed ancora sulla sinistra, per una curiosa coincidenza, troviamo la madre). Ricordo, segno e soglia diventano un unicum di storia personale e condivisa ad un tempo.
Il territorio però non è solo luogo geografico: l’etimologia ci riporta alla radice della parola, quella terra che qui viene intesa come stratificazione, modus operandi che si applica alla composizione per immagini distinte dei quadri ma anche (e soprattutto) alla tecnica. Troviamo sempre diversi piani, appunto strati, costituiti dalle sole pennellate dell’artista: così abbiamo quelle strutturali sicure, precise, sintetiche che riescono con pochi segni a creare ambiente, atmosfera e dettagli. Sovrapposte ad esse, abbiamo quelle più̀ gravi, materiche, mosse che testimoniano la maestria dell’artista, la variegata capacità tecnica e soprattutto conquistano e disorientano la nostra sensibilità̀, ora irretita da profondità̀ diverse. Il tempo entra qui nell’opera in un’accezione originalissima: non solo gesto, non solo ricordo, ma composizione per gradi di memoria, attese e riletture della stessa tela sia fisiche che mentali.
Legni, intonaci, paesaggi, personaggi sacri, finanche prati diventano così calde allusioni al tempo del territorio e della persona. Il lavoro artistico di Amati (continuo, instancabile, quieto) è teatro e specchio del silenzioso dialogo possibile tra il proprio vissuto e quello dell’osservatore, tutto giocato sui toni avvolgenti della terra, delle ombre e dell’impalpabile foschia che si fanno sempre più̀ astratti ma non meno concreti nelle opere recenti.
Giulia Muratori, 2023
Territorio
13 - 31 GENNAIO 2024
Chaos Art Gallery
Vicolo Al Leon d’oro 8. Parma
Inaugurazione
Sabato 13 gennaio, ore 17,30
Presentazione a cura di Giulia Muratori
Carlo Amati, già̀ tra i 100 di Marcheselli, è un artista affermato, non nuovo al pubblico grazie ad una vita passata tra linee e geometrie architettoniche sia nel proprio studio di progettazione che su tela. In occasione della mostra alla Chaos Art Gallery ci presenta però un percorso quasi antologico che ci vede al suo fianco, dai primi dipinti ai più̀ recenti, come se passeggiassimo assieme a lui lungo un argine, ascoltando i suoi ricordi farsi vividi tra una pozzanghera, un riflesso d’acqua ed un accenno di vento che sibila tra le betulle. (continua la lettura)
Orari: da martedì a sabato 10:00-12:30 / 16:00-19:00, domenica 16:00-19:00.
Per info e appuntamenti: 0521.1473924
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100 pittori di Parma del ‘900
100 pittori di Parma del ‘900
Il viola delle violette di Maria Luigia, il malva di Proust, il giallo dorato dello stemma su cui campeggiano i gigli blu farnesiani, il rosa dei marmi del Battistero, il nero inchiostro di Bodoni. Con quanti colori si può dipingere Parma? 100 artisti del secolo scorso che ne hanno raccolto le innumerevoli sfumature, vengono a restituircele in emozioni. Perché il senso di un luogo è il ricordo che lascia, il sogno che dischiude, un innamorato profumo di vita afferrato da penna o pennello.
Sulla scia della mostra del 2022 “A ciascuno il suo. I 100 di Marcheselli in mostra”, anche quest’anno, sotto l’albero, abbiamo scelto 100 pittori di Parma e provincia, più o meno noti, che abbiamo conosciuto e amato. Tornano per farci emozionare, per ricordare la grande creatività e bellezza della nostra città, aprendo il 2024 con un augurio luminoso e variopinto.
100 pittori di Parma del ‘900
a cura di Manuela Bartolotti e Laura Olivieri
16 dicembre 2023 – 10 gennaio 2024
Chaos Art Gallery
Vicolo Al Leon d’oro 8. Parma
Il viola delle violette di Maria Luigia, il malva di Proust, il giallo dorato dello stemma su cui campeggiano i gigli blu farnesiani, il rosa dei marmi del Battistero, il nero inchiostro di Bodoni. Con quanti colori si può dipingere Parma? 100 artisti del secolo scorso che ne hanno raccolto le innumerevoli sfumature, vengono a restituircele in emozioni. Perché il senso di un luogo è il ricordo che lascia, il sogno che dischiude, un innamorato profumo di vita afferrato da penna o pennello.
Sulla scia della mostra del 2022 “A ciascuno il suo. I 100 di Marcheselli in mostra”, anche quest’anno, sotto l’albero, abbiamo scelto 100 pittori di Parma e provincia, più o meno noti, che abbiamo conosciuto e amato. Tornano per farci emozionare, per ricordare la grande creatività e bellezza della nostra città, aprendo il 2024 con un augurio luminoso e variopinto.
Inaugurazione
Sabato 16 dicembre, ore 17,30
Orari: da martedì a sabato 10:00-12:30 / 16:00-19:00, domenica 16:00-19:00.
Chiuso il lunedì, Natale e Capodanno.
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Piazzale Athos Maestri 5 - 43123 Parma
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