LA DIVINA COMMEDIA
FONDAZIONE UCCIA FIENI e CHAOS ART GALLERY
sono liete di Invitare la S.V. all’inaugurazione di
Inaugurazione
Sabato 14 maggio, ore 17.00
Gli episodi salienti dei 100 canti della Divina Commedia sono tradotti in rame con la rara tecnica di pitto-scultura dall’artista ungherese Istvàn Madarassy. Il percorso di purificazione di Dante è reinterpretato attraverso la simbologia dei colori, della luce e dell’impostazione delle figure. Si va dall’oscuro, solitario, silenzio dell’Inferno al corale exultet d’oro e luce del Paradiso, passando per un Purgatorio fatto d’ardore rosso di speranza, in un crescendo di moto e d’amore. Madarassy torna a Parma con una mostra che in questi anni ha omaggiato il Poeta sia a Budapest che a Roma (Accademia d’Ungheria) che nella natia Firenze (Museo Casa di Dante).
Aperta al pubblico da martedì a sabato con orario 10.00-12-30 e 16.00-19.00, domenica ore 16.00-19.00. Ingresso gratuito.
Per informazioni: T. +39 0521 1473924, M. +39 338 6076886, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.chaosartgallery.it.
FONDAZIONE UCCIA FIENI ONLUS
Sede Legale presso Casa Cura Città di Parma
Piazzale Athos Maestri 5 - 43123 Parma
tel. +39 366 300 1181
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
5xmille C.F. 92179610347
Donazioni IBAN IT40F0623012708000058176095
PAOLO BOTTIONI
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- Date Martedì, 19 Aprile 2016
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IL COLORE NASCOSTO
FONDAZIONE UCCIA FIENI e CHAOS ART GALLERY presenta, dal 19 al 31 marzo 2022,
"IL COLORE NASCOSTO" di Paolo Bottioni
Inaugurazione
Sabato 19 marzo, ore 17.00
Il colore nascosto è il colore dell’anima ed è quello che ci seduce nelle opere di Paolo Bottioni. Potremo lasciarci incantare dalle profondità delle sue tinte e dalle sue composizioni nella mostra che inaugurerà sabato 19 alle 17 alla Chaos Art Gallery di Vicolo al Leon d’oro 8 e sarà aperta fino al 31 marzo. Ha imparato la magia del colore dai grandi maestri come Kandinsky, Klee e dal più prossimo Alfredo Chiapponi. Ce la restituisce con tutta l’intensità capace di far risuonare le nostre corde interiori, di trasportarci in un altrove di sogni e di luoghi senza tempo, facendoci ritrovare tutta la bellezza della vita.
Durante la mostra, lunedì 21 marzo inizieremo la primavera con la presentazione del libro di racconti di Monica Borettini "Per anime altre, misteriose, inquiete, inquietanti. Alle ore 18.
https://www.youtube.com/watch?v=40uoisB4xik
Aperta al pubblico da martedì a sabato con orario 10.00-12-30 e 16.00-19.00, domenica ore 16.00-19.00. Ingresso gratuito.
Per informazioni: T. +39 0521 1473924, M. +39 338 6076886, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.chaosartgallery.it.
Gli accessi saranno contingentati nel rispetto della normativa vigente.
FONDAZIONE UCCIA FIENI ONLUS
Sede Legale presso Casa Cura Città di Parma
Piazzale Athos Maestri 5 - 43123 Parma
tel. +39 366 300 1181
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5xmille C.F. 92179610347
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IL COLORE NASCOSTO
IL COLORE NASCOSTO di Paolo Bottioni
Il colore è un mezzo per esercitare un influsso diretto sull’Anima.
Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto.
L’Anima è un pianoforte con molte corde.
L’artista è la mano che con questo o quel tasto porta l’anima a vibrare.
(Wassily Kandinsky)
A volte le parole non bastano. E allora servono i colori.
E le forme.
E le note.
E le emozioni.
Ha scritto così Alessandro Baricco.
È davvero questo il potere dell’arte: andare oltre la parola, il linguaggio, cercando qualcosa di più concreto, più immediato, qualcosa che è nelle forme, ma poi le infrange, le costruisce e poi le dissolve, tenendo solo la musica, la vibrazione sonora dell’emozione, insomma il colore.
Paolo Bottioni ha sicuramente appreso guardando i grandi maestri come Cèzanne, Kandinsky, Klee, Rothko e poi il suo più vicino riferimento Dino Chiapponi, quindi ha seguito una strada sempre più intima, personale, emotiva. Ha imparato e poi dimenticato, o meglio ha lasciato sedimentare dentro, facendo tesoro della sostanza più profonda degli insegnamenti, cogliendo “tutto il succo della vita”, distillandolo nei suoi quadri.
Le forme in lui non vengono mai completamente annullate, ma restano come in filigrana, una trama sottesa di ricordi, d’apparizioni interiori sovrastate dalle tinte, appoggiate sulla tela come tessere di un mosaico di momenti e folgorazioni, incastrate a comporre l’armonia di un vissuto da restituire in tutta la sua pienezza. Panorami di mare, colline d’autunno, spiagge e paesi, in rari casi si distinguono con chiarezza, ma sempre si sentono. L’orchestrazione dei colori, la loro profondità ci fanno percepire i profumi di una stagione o di un luogo, la sensazione di umido, di freddo o di tepore, di solitudine o di gioia. Non serve più descrivere accuratamente, individuare figure, perché la forza di questi quadri astratti sta proprio nel concentrare talvolta in pochissime tinte ben organizzate, tutto il significato di un momento. Alcune opere perdono persino il riferimento a qualcosa di concreto, per essere semplici “composizioni” o “spazio in rosso”, “la grande bellezza del profondo blu”, “luci nel verde”, fin a “senza titolo”. Bottioni si abbandona completamente a quella dimensione magica del colore come la intese Gauguin e con lui tanti artisti, scrittori, poeti. Esso da solo crea universi, trasporta oltre la realtà. Come ha scritto Vassily Grossman: “Se prendo il verde non vuol dire che intendo dipingere l’erba, e se prendo il blu non significa che dipingerò il cielo. Il colore esprime lo stato d’animo dell’artista.” E, procedendo in questa sempre più necessaria sintesi, inesorabile come il tempo e col passare del tempo, per la quale da giovani si riempie, si moltiplica e nella maturità invece si va levando, per trattenere sempre più l’essenziale, ecco che l’artista giunge a utilizzare pochissimi colori, magari saturi di sfumature. Esemplare è in questo senso il quasi figurativo “Fuga”, visione romantica di sabbia
e cielo plumbeo, giocato tutto sull’effetto coinvolgente e vibrante delle tinte del cielo e della terra. Ma anche “Inverno” o “Palinuro” sono realizzati con l’armonia di poche cromie, a rievocare il freddo da una parte e dall’altra le immensità blu di cielo e mare. Proprio il blu e il rosso sono i colori che tornano con maggiore efficacia, emergenti dal nero delle cose, delle ombre che li spinge in evidenza. Quei vasti tratti neri sono fondamentali come inevitabili pause di silenzio o di distrazione nella rappresentazione del sogno e della memoria; tracciano spessori invisibili e ineffabili, crepe e abissi da cui spiccare il volo, notti verso cui veleggiare, semplici appigli di quiete o inquieti confini sempre superati dall’impeto vitale. Ed ecco che questo bergsoniano “élan vital”, pervade infine tutta l’opera di Paolo Bottioni e svela l’alchimia nascosta del colore: la sua anima.
Carlo Sciff
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- Date Martedì, 19 Aprile 2016
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Excursus
Excursus di Carlo Sciff
«Excursus - scrive il curatore Francesco Mutti - è una sorta di legenda del lavoro di Sciff. E porta in dote alcune considerazioni: la prima è che, in undici anni di attività, Carlo è sicuramente cambiato. Lo è nello stile grafico, nella padronanza della linea, nell’invenzione compositiva: alcune soluzioni formali dell’oggi possiedono ancora quella capacità di sintesi con cui egli si è già fatto apprezzare in passato eppure, adesso, dimostrano anche rapidità esecutiva e intuizione repentina, doti indispensabili se si vuol "fermare" l’attimo contemporaneo e portarlo allo scoperto. Inoltre il mutamento è avvenuto anche all’interno: stimolato da nuove idee e da nuovi studi, la sua produzione risente sempre più di quell’analisi introspettiva che porta, prima o poi tutti gli artisti, a voler far luce su ciò che hanno dentro di loro tanto quanto sul mondo esterno che osservano giorno per giorno».
La mostra è promossa da Chaos Art Gallery e Fondazione Uccia Fieni con il patrocinio del Comune di Parma.
di nota le partecipazioni al Premio Arte Roma (Roma, 2016), al Premio Roberto Zambelli (Perugia, 2016)
, al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti (Seravezza - LU, 2017), alla IIª Biennale d'Arte di Genova; e ad alcune Fiere d’Arte Contemporanea (Lucca Art Fair 2017, Arte Salerno 2017, Arte Cremona 2019). Tra le esposizioni si ricordano invece: "Carlo Sciff", Galleria Centro Steccata, Parma (2014); "IPOP Ultimate, La Vita oltre il Barattolo", Fuori Biennale "IX Biennale di Soncino. A Marco", Soresina - CR (2017); "Semel in Anno Licet Insanire", Fortezza Nuova, Livorno (2018); "Corporis Voluptates", Galleria Spazio11, Pietrasanta - LU (2018); "Repetita Iuvant", Galleria Il Forte Arte, Forte dei Marmi - LU (2019); "Ab Ovo", Spazio Arte Petrecca, Isernia (2020); "Media", Centro Espositivo "Sirio Bandini", Cecina - LI (2021). Vive e lavora alla Spezia.
Excursus
CHAOS ART GALLERY presenta, dal 26 febbraio al 17 marzo 2022,
un "Excursus" nella recente produzione pittorica dell’artista ligure Carlo Sciff che, attraverso opere di matrice Pop,
invita il pubblico a riflettere con positiva leggerezza e grande ironia sulle ossessioni,
gli usi e i costumi che caratterizzano il Bel Paese.
Curata da Francesco Mutti, l’esposizione sarà inaugurata sabato 26 febbraio, alle ore 17.00, alla presenza dell’artista, del curatore,
di Laura Olivieri, coordinatrice del progetto e di Manuela Bartolotti, direttrice artistica della Galleria.
Forte è il legame di Carlo Sciff con Parma, dove è avvenuta la sua formazione universitaria. A otto anni dalla prima mostra personale nella città ducale, l’artista espone presso Chaos Art Gallery una ventina di opere inedite, realizzate negli ultimi due anni, unitamente ad alcuni lavori precedenti, per consentire allo spettatore di leggere il significativo cambiamento che ha interessato la sua pittura, sempre pulita, immediata e controllata, ma maggiormente rivolta ad un approfondimento introspettivo.
«Excursus - scrive il curatore Francesco Mutti - è una sorta di legenda del lavoro di Sciff. E porta in dote alcune considerazioni: la prima è che, in undici anni di attività, Carlo è sicuramente cambiato. Lo è nello stile grafico, nella padronanza della linea, nell’invenzione compositiva: alcune soluzioni formali dell’oggi possiedono ancora quella capacità di sintesi con cui egli si è già fatto apprezzare in passato eppure, adesso, dimostrano anche rapidità esecutiva e intuizione repentina, doti indispensabili se si vuol "fermare" l’attimo contemporaneo e portarlo allo scoperto. Inoltre il mutamento è avvenuto anche all’interno: stimolato da nuove idee e da nuovi studi, la sua produzione risente sempre più di quell’analisi introspettiva che porta, prima o poi tutti gli artisti, a voler far luce su ciò che hanno dentro di loro tanto quanto sul mondo esterno che osservano giorno per giorno».
La mostra è promossa da Chaos Art Gallery e Fondazione Uccia Fieni con il patrocinio del Comune di Parma.
Aperta al pubblico da martedì a sabato con orario 10.00-12-30 e 16.00-19.00, domenica ore 16.00-19.00. Ingresso gratuito.
Per informazioni: T. +39 0521 1473924, M. +39 338 6076886, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.chaosartgallery.it.
Gli accessi saranno contingentati nel rispetto della normativa vigente.
Per info: www.sciff.it www.instagram.com/carlo_sciff/
Stefano Ferrari
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- Date Martedì, 19 Aprile 2016
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Deni Alfieri
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DIETRO I MURI, DENTRO I MONDI
FONDAZIONE UCCIA FIENI con CHAOS ART GALLERY
sono liete di Invitare la S.V. all’inaugurazione della mostra
DIETRO I MURI, DENTRO I MONDI
di Deni Alfieri e Stefano Ferrari
Presentazione a cura di Manuela Bartolotti
INAUGURAZIONE
Sabato 5 febbraio 2022 - ore 17
Sia Ferrari che Alfieri ci conducono dietro le apparenze, dietro al limite imposto dalla visione sensibile, concreta e c’introducono alla paradossale verità del sogno, dove tutto è possibile, non c’è luogo o tempo perché sono solo forme di convenzione superate da mente e spirito. È in quell’invisibile che si vuole giungere, è quello che si vuole esprimere con astrazioni architettoniche, geometriche o circonvoluzioni di circuiti elettronici, con colori naturali, terrosi o con cromatismi accesi, da arte digitale. Sembrano molto diversi questi due artisti, molto lontani nel loro approccio alla realtà nelle loro distanti modalità espressive. Invece entrambi cercano la risposta al grande mistero della vita e trovano una domanda ancora più grande. Perché dietro i muri, dentro i mondi, non resta che abbandonarsi con “Un colpo di vento” nella “Nuvola di probabilità”.