Äd tutt i colór
Sabato 24 ottobre, alle ore 17, inaugurazione della mostra Äd tutt i colór. Presentazione a cura di Manuela Bartolotti. Ingresso libero.
Una mostra con un titolo in dialetto, perché giunga meglio il concetto di una collettiva eterogenea, dove, nel segno di un legame col creatore della Fondazione UcciaFieni, Dino Chiapponi e con la galleria Chaos, si sono riuniti 10 artisti di diversi ambiti e stili.
15 settembre 2020, "Corriere del Trentino"
Giuseppe PORFILIO
Additional Info
- Client Lorem ipsum dolor
- Date Martedì, 19 Aprile 2016
- Link details
Le macchine celibi di Giuseppe Porfilio
Sabato 3 ottobre, alle ore 17, inaugurazione della mostra L'eterna metamorfosi. Opere di Giuseppe Porfilio. Presentazione a cura di Manuela Bartolotti e Marzio Dall’Acqua.
arteDonna
Riapre sabato 19 alle 17 la Chaos Art Gallery di Vicolo Al Leon d’oro con la mostra Artedonna. Inaugurata e subito interrotta a marzo per Covid, propone il femminile letto da 5 artiste donne, dalle leggiadre e misteriose figure di Monica De Francesco a quelle tormentate e sofferenti di Susan Dutton, dalle eleganti e seducenti donne in ceramica di Michelle Popescu alle grottesche, disarticolate femmine espressioniste di Silvia Tanara, fino all’ultima in ordine di partecipazione Ludmila Kazinkina con le sue fanciulle eteree e angeliche, tanto fragili quanto forti nella loro aggraziata, lievissima bellezza.
NERONE A WORK OF ART
"Nerone, a work of art" dal 19 settembre all'11 ottobre 2020 presso la Galleria GlobalArt di Parma
Inaugurazione: 11 settembre alle ore 18
E-motion
Mary QUARANTELLI
Giacomo PONZI
Rino SGAVETTA
Il moto è causa d’ogni vita
(Leonardo Da Vinci)
Emotion come emozione e motion come movimento. Del resto cos’è l’emozione se non un movimento interiore e cos’è l’arte se non quella capacità d’esprimere il movimento esteriore dei corpi e il movimento interiore degli esseri viventi così da commuovere ed emozionare? Il grande Leonardo l’ha insegnato con le linee del suo disegno dove fa intuire il movimento e il trascorrere di tutte le cose di natura insieme al moto dell’anima che percorre la realtà. E’ la vita.
Così anche questi 3 artisti hanno in comune l’abilità e la forza nell’evidenziare il movimento, quello esterno come quello interno. Sgavetta esprime continuo dinamismo nei suoi quadri con i ciclisti in fuga, le auto in corsa, ma anche dove tutto pare fermarsi nella meditazione e nell’osservazione di un evento (ad esempio i quadri dei muri, le nature morte, i paesaggi), in realtà c’è sempre il colore espressivo che spinge le emozioni, fa scattare i ricordi, suggerisce l’inesauribile carica vitale che pervade le sue visioni. E d’altra parte le sue sculture definiscono percorsi labirintici e senza fine, morbide curve che non s’interrompono mai. Lo stesso slancio, ma più interiorizzato e concentrato, lo troviamo nelle opere di Mary Quarantelli. Lei sintentizza le emozioni in tracce evocative di colore, tra l’informale e il concettuale, dove la chiave sta spesso in dettagli significanti, simil conchiglie sulla riva, segni obliqui e graffi nell’apparente quiete di un fondo scuro o monocromo, elementi materici che spezzano l’equilibrio e generano moto, schiudono nuovi panorami, ulteriori sensazioni, senza soluzione di continuità.
Infine Giacomo Ponzi, espressionista nei paesaggi scossi dal turbamento di uno spirito inquieto, frementi di colori accesi e ancora più estremo nei volti e nelle figure ectoplasmatiche, ridotte, smunte tra Giacometti, Munch e Bacon. Il corpo di queste persone è fatto della sola nervatura delle emozioni, il moto della vita è quello della mano che costruisce la dimensione estrema delle sue figure, allucinate, sospese tra ombra e luce, tra essere e non essere, anzi sopraffatte dal loro stesso esistere. Da tutti e tre questi artisti, affiora un grido di colore dal silenzio e dall’ingannevole compostezza circostante. E’ la dichiarazione di un’arte autenticamente sofferta e di una sofferenza liberata, dove quello che sfugge è quello che resta imprigionato sulla tela e nella nostra suggestione. Il moto, l’emozione passa da loro a chi osserva senza nessun filtro razionale, si scaglia come un proiettile dentro e invece di spegnere, di uccidere, accende di stupore o di sgomento, chiama e scuote. Ci rende presenti a noi stessi. Ed è la vita. Proprio come ha scritto Da Vinci: “il moto è causa d’ogni vita”.
Manuela Bartolotti