Martedì, 30 Gennaio 2024 22:56

Essenze d’astratto

ESSENZE D'ASTRATTO


Con Paolo Bottioni entriamo in un mondo in cui il colore e la struttura dominano lo spazio pittorico: se l'obiettivo è mandare ad espressione una immagine o un ricordo che hanno emozionato l'artista, la chiave di lettura è invece l'equilibrio dato dalle tanto amate scale cromatiche o costruttive che traducono lo spunto emotivo in quadri che sono aperti, sia dal punto di vista dimensionale che da quello personale. Chiunque osservi questi quadri, così ricchi di contrasti euritmici, può cogliere un proprio ricordo o leggere una propria sensazione rendendo esperienziale il processo artistico.


Per Mary Quarantelli la pittura è necessità, urgenza d'esprimere la propria profonda emotività. Non c'è ripensamento: c'è azione. L'artista ha la forza di imprimere il colore in modi gestuali diversi facendo nascere composizioni variegate ma tutte ugualmente votate alla ricerca di un proprio stile che vira verso il bianco ed il nero, assenza e concentrazione massima di tutti i colori.
Le sensazioni si amplificano mentre i segni diventano minimali e sintomatici di una profonda analisi mirata all'essenziale. Allo stesso tempo, non manca mai la profondità: guardando le sue opere la nostra immaginazione si allarga verso ciò che non si vede, l'oltre, che è l'elemento che più le interessa.


Per Orsola Rignani l'espressione pittorica è un campo di sperimentazione aperto e inter-implicato con la sua ricerca filosofica neomaterialista e postumanista. È una concezione di arte totalmente diversa rispetto ai canoni tradizionali: l'artista non è più solo artefice ma anche catalizzatore, entra enattivamente nell'agentività diffusa e il risultato sono opere ibride in cui l'azione dell'uomo apre e momentaneamente 'chiude' (fissandone un frammento su tela) un processo di interazione di forze dove acqua e pigmenti naturali entrano in relazione e interagiscono con una propria agentività.


Con Gianluca Ugoletti l'espressionismo astratto diventa matrice di grandiose visioni cosmiche: è l'epifania del colore lucente, dirompente che crea un universo caotico e al tempo stesso composto fatto di gocce, stesure liquide e addensamenti. Per Ugoletti l'artista è da un lato il maestro dell'immagine ed il suo potere è fantastico, quasi magico, carattere che ritroviamo nelle tele; dall'altro come uno scienziato l'artista sperimenta e cerca costantemente un'inedita forma artistica del presente che si distacchi da quelle passate con feconda creatività e nuovo senso religioso.

 .    Giulia Muratori          

 

 

Published in Mostre 2023
Martedì, 30 Gennaio 2024 22:21

essenze d'astratto

INVITO COLLETTIVA 02 2024

 FONDAZIONE UCCIA FIENI CHAOS ART GALLERY  
sono liete di Invitare la S.V. all’inaugurazione della mostra
 collettiva


Paolo Bottioni - Mary Quarantelli
Orsola Rignani - Gianluca Ugoletti

Essenze d’astratto--


 03 – 21 febbraio 2024
Chaos Art Gallery
Vicolo Al Leon d’oro 8. Parma

 Inaugurazione
Sabato 03 febbraio, ore 17,30

Presentazione a cura di Giulia Muratori

 

 

BottioniCon Paolo Bottioni entriamo in un mondo in cui il colore e la struttura dominano lo spazio pittorico: se l'obiettivo è mandare ad espressione una immagine o un ricordo che hanno emozionato l'artista, la chiave di lettura è invece l'equilibrio dato dalle tanto amate scale cromatiche o costruttive che traducono lo spunto emotivo in quadri che sono aperti, sia dal punto di vista dimensionale che da quello personale. Chiunque osservi questi quadri, così ricchi di contrasti euritmici, può cogliere un proprio ricordo o leggere una propria sensazione rendendo esperienziale il processo artistico.

 

 

QuarantelliPer Mary Quarantelli la pittura è necessità, urgenza d'esprimere la propria profonda emotività. Non c'è ripensamento: c'è azione. L'artista ha la forza di imprimere il colore in modi gestuali diversi facendo nascere composizioni variegate ma tutte ugualmente votate alla ricerca di un proprio stile che vira verso il bianco ed il nero, assenza e concentrazione massima di tutti i colori.
Le sensazioni si amplificano mentre i segni diventano minimali e sintomatici di una profonda analisi mirata all'essenziale. Allo stesso tempo, non manca mai la profondità: guardando le sue opere la nostra immaginazione si allarga verso ciò che non si vede, l'oltre, che è l'elemento che più le interessa.

 

 

RignaniPer Orsola Rignani l'espressione pittorica è un campo di sperimentazione aperto e inter-implicato con la sua ricerca filosofica neomaterialista e postumanista. È una concezione di arte totalmente diversa rispetto ai canoni tradizionali: l'artista non è più solo artefice ma anche catalizzatore, entra enattivamente nell'agentività diffusa e il risultato sono opere ibride in cui l'azione dell'uomo apre e momentaneamente 'chiude' (fissandone un frammento su tela) un processo di interazione di forze dove acqua e pigmenti naturali entrano in relazione e interagiscono con una propria agentività.

 

 

UgolettiCon Gianluca Ugoletti l'espressionismo astratto diventa matrice di grandiose visioni cosmiche: è l'epifania del colore lucente, dirompente che crea un universo caotico e al tempo stesso composto fatto di gocce, stesure liquide e addensamenti. Per Ugoletti l'artista è da un lato il maestro dell'immagine ed il suo potere è fantastico, quasi magico, carattere che ritroviamo nelle tele; dall'altro come uno scienziato l'artista sperimenta e cerca costantemente un'inedita forma artistica del presente che si distacchi da quelle passate con feconda creatività e nuovo senso religioso.

 

 

Opening
Sabato 3 febbraio, ore 17,30


Orari: da martedì a sabato 10:00-12:30 / 16:00-19:00, domenica 16:00-19:00.

 

 Per info e appuntamenti: 0521.1473924
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www.chaosartgallery.it
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Sede Legale presso Casa Cura Città di Parma

Piazzale Athos Maestri 5 - 43123 Parma
tel. +39 366 300 1181

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Published in NEWS
Martedì, 30 Agosto 2022 19:15

INFINITI

INFINITI
mostra collettiva di: Marino Iotti, Mary Quarantelli, Orsola Rignani, Stefano Sorrentino, Umberto Tanzi

 

Quando le porte della percezione si apriranno, tutte le cose appariranno come realmente sono: infinite.
William Blake

Sulla tela ci sono la materia, il colore, segni a volte aggrovigliati, a volte solo graffiti, in evoluzioni iperboliche, oppure tracce gocciolanti, forme imprecise di visioni, affioramenti di parole, frasi che vanno ripetendosi e perdendosi in prospettive senza meta. Da questi cinque artisti non avremo mai la formula della verità, ma certo la breccia nel mistero, il filo d’Arianna dell’arte nel labirinto dell’esistenza, dove continuamente ci si perde e ci trova. In diversi infiniti.

 Manuela Bartolotti

 

MARINO IOTTI è nato a Reggio Emilia nel 1954. Ancora giovanissimo ha iniziato un percorso pittorico che ha coinvolto critici come Achille Bonito OlivaClaudio CerritelliFrancesca BaboniGiuseppe BertiMarinella PaderniMassimo Mussini e Sandro Parmiggiani. Suoi maestri sono stati il Prof. Giulio Soriani e lo scultore Ugo Sterpini. Nel 1978 ha cominciato a esporre a Scandiano (RE) con “Studio aperto”, studio/galleria inteso come punto d’incontro e confronto tra gli artisti. Anche se sempre più affascinato dalla pittura aniconica, Iotti si è prima dedicato allo studio della pittura italiana del Novecento, fin ad arrivare, con artisti come Graham Sutherland e Giacometti, al graduale passaggio ad un linguaggio dapprima simbolico quindi astratto/informale. Nell’ultimo decennio ha collaborato con la Saletta Galaverni di Reggio Emilia e con la Galleria Nickel di Seebruck in Germania, dove ha esposto nel 2002 e nel 2004.Altre mostre significative si sono tenute nella Rocca di Scandiano (2002), nella Chiesa della Madonna a Castel Sotto (2005) nello Spazio Tadini di Milano (2007)  a Prato allo Stelvio (2008, nei Chiostri di San Domenico Reggio Emilia (2011), alla Galleria Meridiana di Pietrasanta e alla Galleria Marelia di Bergamo, quindi nel 2012, “90 artisti per la bandiera” ai Chiostri di San Domenico Reggio Emilia, al Palazzo Ducale di Modena e al Complesso del Vittoriano a Roma nel 2013, nel 2014 alla Triennale di Roma, Galleria 13, Reggio Emilia, nel 2019 alla Chaos Art Gallery di Parma e recentemente (luglio 2022) alla Galleria Grasso di Chiavari (Ge). 

MARY QUARANTELLI è nata a Fidenza (Pr) il 23 gennaio 1954 e ancora a Fidenza vive e lavora. Ha cominciato a dipingere nel 1981 da autodidatta osservando gli artisti contemporanei e dopo aver conosciuto il concittadino Rino Sgavetta di cui ha frequentato assiduamente lo studio. Con lui ha intrapreso un primo approccio alla pittura “impressionista”, iniziando a lavorare con olio e spatola su tela, tavola e altri supporti. Negli anni ’90 si è svincolata dal figurativo, lasciandosi sedurre dalle ricerche di correnti pittoriche d’avanguardia e sperimentando sempre nuove tecniche, materiali, in continua evoluzione esteriore e interiore. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, in Italia (a Roma è stata insignita del Premio Leonardo) e all’estero (Londra, Nizza), l’ultima delle quali a Bruxelles nel 2016. Ha esposto nel 2018 e nel 2020 alla Chaos Art Gallery di Parma, in occasione di collettive. Hanno scritto di lei Francesco Ruinetti, Danilo Bianchi, Manuela Bartolotti ed è stata pubblicata recentemente nel Catalogo dell’Arte Moderna (Gli artisti italiani dal primo Novecento a oggi) edito da Giorgio Mondadori, 2017, n. 53.

ORSOLA RIGNANI è nata a Parma nel 1971 e insegna Storia della Filosofia all’Università di Firenze. Ha esposto in una ventina di mostre, tra collettive e personali, in Italia e all’estero e le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. La sua pittura è ricerca, implicata con la scrittura filosofica e va interrogando l’uomo e il corpo, riscoprendoli in una dimensione di dinamismo, di possibilità, di metamorfismo, di mimetismo, d’ibridazione, di relazionalità con le alterità non-umane. Nel mélange materico dei colori primari, dilavati dall’acqua che ne scava, ridisegnandolo stocasticamente, il grumo, nello spatolato iridescente che elude, irriducibile, i contorni, s’impastano, si aggregano, si disgregano, fluttuano le idee di uomo e corpo. Hanno scritto di lei, tra gli altri: Malì, Serena Carlino, Laura Olivieri, Davide Tauro, Manuela Bartolotti. Ha recentemente pubblicato il suo ultimo libro, intitolato “Umani di nuovo”, illustrato da alcune sue opere e ispirato al postumanesimo teorizzato da Michel Serres.

STEFANO SORRENTINO e' nato a Milano nel 1956. Dopo l'infanzia vissuta fra la Liguria (a Genova e Chiavari) e il Venezuela, si è trasferito a Bologna nel 1975 per frequentare il DAMS (Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo). Risale a quegli anni l'inizio della sua attività pittorica, dopo alcune esperienze nel campo musicale.Il suo percorso artistico si è evoluto a partire da una ispirazione figurativa di stampo surrealistico, per giungere, successivamente, ad una produzione di tipo astratto-concettuale, basata principalmente sull'esplorazione del linguaggio scritto, della grafia e delle parole. Ha partecipato a più di 50 mostre personali e collettive in spazi istituzionali e privati di diverse città italiane. Alcune sue opere sono esposte in modo permanente presso gli spazi delle Case della Salute dell'AUSL del territorio di Parma e Provincia, nell'ambito del progetto “L’arte nelle Case della Salute”. Vive ed opera a Parma, dove risiede dal 1978.

UMBERTO TANZI è nato a Parma nel 1959 e qui vive e porta avanti la sua attività artistica. Influenzato dall’arte del Maestro e insegnante di disegno Goliardo Padova, ha iniziato ad esporre nel 1997 a Parma e a Reggio Emilia. Nel 2005 ha fondato col pittore Davide Ascari l’atelier Daum. Nel 2006 ha esposto alla Galleria Metamorfosi di Reggio Emilia e a Bedonia. Nel 2007, ancora a Reggio in viale Umberto, insieme a Davide Ascari, Bei Artista e Matteo Tanzi ha fondato la galleria Lab Art. Nel gennaio 2013 ha ripreso a lavorare da solo concentrandosi in particolare su piccole opere su carta. Nel 2018, terminato l’allestimento di un laboratorio più ampio, ha cominciato a confrontarsi con dimensioni maggiori. Questi lavori sono stati proposti in due collettive alla Chaos art Gallery di Parma nel 2020. Dall’aprile 2022 ha iniziato a sperimentare nuove superfici, nuove tecniche e ad elaborare personalmente i colori, partendo dai pigmenti. Sue opere sono esposte permanentemente da Lino’s Coffee in via Nazario Sauro a Parma.

 

 

Published in Mostre 2022
Martedì, 30 Agosto 2022 18:50

INFINITI

infiniti

FONDAZIONE UCCIA FIENI CHAOS ART GALLERY  
sono liete di Invitare la S.V. all’inaugurazione di

 

“INFINITI
 
Marino Iotti - Mary Quarantelli - Orsola Rignani
Stefano Sorrentino - Umberto Tanzi
 

 Inaugurazione
Sabato 3 settembre, ore 18:00

 

Quando le porte della percezione si apriranno, tutte le cose appariranno come realmente sono: infinite.
William Blake

Sulla tela ci sono la materia, il colore, segni a volte aggrovigliati, a volte solo graffiti, in evoluzioni iperboliche, oppure tracce gocciolanti, forme imprecise di visioni, affioramenti di parole, frasi che vanno ripetendosi e perdendosi in prospettive senza meta. Da questi cinque artisti non avremo mai la formula della verità, ma certo la breccia nel mistero, il filo d’Arianna dell’arte nel labirinto dell’esistenza, dove continuamente ci si perde e ci trova. In diversi infiniti.

 

 CHAOS ART GALLERY
Vicolo al Leon d’Oro, 8 - Parma

 
“INFINITI”, con Marino Iotti, Mary Quarantelli, Orsola Rignani, Stefano Sorrentino, Umberto Tanzi
 a cura di Manuela Bartolotti, 3-22 settembre 2022, Chaos Art Gallery, vicolo al Leon d’Oro 8, Parma,
Orari: da martedì  a sabato 10:00-12:30 / 16:00-19:00, domenica 16:00-19:00. 
Giovedì 22 settembre chiusura mostra ore 12,30.

Per info e appuntamenti: 0521.1473924 
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
OPENING: sabato 3 settembre ore 18:00. 

 

  

FONDAZIONE UCCIA FIENI ONLUS
Sede Legale presso Casa Cura Città di Parma

Piazzale Athos Maestri 5 - 43123 Parma
tel. +39 366 300 1181

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5xmille C.F. 92179610347
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Martedì, 03 Marzo 2020 14:08

E-motion

Mary QUARANTELLI
Giacomo PONZI
Rino SGAVETTA

Il moto è causa d’ogni vita
(Leonardo Da Vinci)

Emotion come emozione e motion come movimento. Del resto cos’è l’emozione se non un movimento interiore e cos’è l’arte se non quella capacità d’esprimere il movimento esteriore dei corpi e il movimento interiore degli esseri viventi così da commuovere ed emozionare? Il grande Leonardo l’ha insegnato con le linee del suo disegno dove fa intuire il movimento e il trascorrere di tutte le cose di natura insieme al moto dell’anima che percorre la realtà. E’ la vita.
Così anche questi 3 artisti hanno in comune l’abilità e la forza nell’evidenziare il movimento, quello esterno come quello interno. Sgavetta esprime continuo dinamismo nei suoi quadri con i ciclisti in fuga, le auto in corsa, ma anche dove tutto pare fermarsi nella meditazione e nell’osservazione di un evento (ad esempio i quadri dei muri, le nature morte, i paesaggi), in realtà c’è sempre il colore espressivo che spinge le emozioni, fa scattare i ricordi, suggerisce l’inesauribile carica vitale che pervade le sue visioni. E d’altra parte le sue sculture definiscono percorsi labirintici e senza fine, morbide curve che non s’interrompono mai. Lo stesso slancio, ma più interiorizzato e concentrato, lo troviamo nelle opere di Mary Quarantelli. Lei sintentizza le emozioni in tracce evocative di colore, tra l’informale e il concettuale, dove la chiave sta spesso in dettagli significanti, simil conchiglie sulla riva, segni obliqui e graffi nell’apparente quiete di un fondo scuro o monocromo, elementi materici che spezzano l’equilibrio e generano moto, schiudono nuovi panorami, ulteriori sensazioni, senza soluzione di continuità.
Infine Giacomo Ponzi, espressionista nei paesaggi scossi dal turbamento di uno spirito inquieto, frementi di colori accesi e ancora più estremo nei volti e nelle figure ectoplasmatiche, ridotte, smunte tra Giacometti, Munch e Bacon. Il corpo di queste persone è fatto della sola nervatura delle emozioni, il moto della vita è quello della mano che costruisce la dimensione estrema delle sue figure, allucinate, sospese tra ombra e luce, tra essere e non essere, anzi sopraffatte dal loro stesso esistere. Da tutti e tre questi artisti, affiora un grido di colore dal silenzio e dall’ingannevole compostezza circostante. E’ la dichiarazione di un’arte autenticamente sofferta e di una sofferenza liberata, dove quello che sfugge è quello che resta imprigionato sulla tela e nella nostra suggestione. Il moto, l’emozione passa da loro a chi osserva senza nessun filtro razionale, si scaglia come un proiettile dentro e invece di spegnere, di uccidere, accende di stupore o di sgomento, chiama e scuote. Ci rende presenti a noi stessi. Ed è la vita. Proprio come ha scritto Da Vinci: “il moto è causa d’ogni vita”.

Manuela Bartolotti

 

Published in Mostre 2020
Domenica, 10 Novembre 2019 08:36

"LA RICERCA DELLA LIBERTA'"

Oltre

Ci sono due parole che vengono in mente osservando le opere di Mary Quarantelli, due parole che sono legate e vitali: ricerca e libertà. Alcuni suoi lavori indicano addirittura nel titolo questa ricerca della libertà, della luce, d’un varco da oltrepassare, di una cortina da superare, uno spazio oltre il quale librarsi e liberarsi. Ricerca per lei non è solo una condizione esistenziale, ma è anche la sperimentazione instancabile di tecniche, mezzi espressivi diversi, dallo smalto all’acrilico, all’intervento sulla foto, al collage di materiali vari, su supporti di ogni tipo. Liberamente, senza porsi vincoli di carattere estetico o freni di verosimiglianza. Perché quello che conta è il percorso che da “dentro, in fondo” si va a muovere sulla superficie, talvolta graffiandola, infrangendone la compattezza, oppure s’anima sulla carta che s’accartoccia, si piega in onde espressive e si lacera schiudendo così altre direzioni dello spirito e della mente. I paesaggi si risolvono in essenziali vibrazioni cromatiche, suggestioni atmosferiche di tinte dove linee verticali proiettano il tracciato del desiderio e delle emozioni, come corde che vibrano i riflessi del mondo, apparenze che rimandano alle profondità. Persino le ombre, i rilievi più scuri, hanno increspature luminose, lasciano sfuggire baluginii d’infinito: impronte divine sul mondo che lei sa intercettare grazie alla fede e all’amore per ogni minima cosa.
E’ difficile trovare precisi riferimenti pittorici, influenze chiare e riconoscibili, forse solo affinità con artisti che hanno lo stesso legame quasi simbiotico con l’esistenza e la natura, che vanno indagando le origini e le evoluzioni della vita, con pochi gesti calibrati per spazi fecondi di luce, moti ascensionali, crepitanti apparizioni. S’avverte qualcosa di Goliardo Padova nelle combinazioni cromatiche, nell’insistito vitalismo, mentre le organizzazioni spaziali con sovrapposizioni di materiali rimandano a Burri. Tuttavia la sua personalità artistica, di autodidatta sensibilissima educata all’applicazione e alla coordinazione armonica dei colori dall’amico e maestro Rino Sgavetta, emerge in un equilibrio formale raffinatissimo. Nulla è mai di troppo; i richiami calibrati tra le tinte e la distribuzione delle linee e degli spazi sono coordinate per la mappa dell’interiorità, elaborano messaggi intensi e precisi, evocano con forza, senza incertezze o ambiguità. Come nella vita, anche nel segno più concitato, nella macchia imprevista, nel dettaglio quasi impercettibile, nulla è a caso. Tutto ha un senso in questa inesauribile ricerca della libertà. E della sua luce. Oltre.

Manuela Bartolotti

Mary Quarantelli è nata a Fidenza (Pr) il 23 gennaio 1954 e ancora a Fidenza vive e lavora. Ha cominciato a dipingere nel 1981 da autodidatta osservando gli artisti contemporanei e dopo aver conosciuto il concittadino Rino Sgavetta di cui comincia a frequentare lo studio. Con lui intraprende un primo approccio alla pittura “impressionista”. Inizia a lavorare con olio e spatola su tela, su tavola e altri supporti. Negli anni ’90 si svincola dal figurativo, lasciandosi sedurre dalle ricerche di correnti pittoriche d’avanguardia e sperimentando sempre nuove tecniche, materiali, in continua evoluzione esteriore e interiore. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, in Italia (a Roma è stata insignita del Premio Leonardo) e all’estero (Londra, Nizza), l’ultima delle quali a Bruxelles nel 2016.
Hanno scritto di lei Francesco Ruinetti, Danilo Bianchi ed è stata pubblicata recentemente nel Catalogo dell’Arte Moderna (Gli artisti italiani dal primo Novecento a oggi) edito da Giorgio Mondadori, 2017, n. 53.

Published in Mostre 2018
Giovedì, 23 Gennaio 2020 14:40

Mary QUARANTELLI

Mary Quarantelli
Pietas
Riflessi
Riflessi
Ricerca o Genesi
Ricerca o Genesi
  Valore3

MARY QUARANTELLI

Additional Info

  • Client Lorem ipsum dolor
  • Date Martedì, 19 Aprile 2016
Published in Artisti I-Q